Una serata perfetta

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Temple Bar, Sassuolo.
Una sala, più precisamente una ex stalla di campagna, piena di gente. Un gazebo con un piccolo palco, stipato di persone: nonostante sia senza riscaldamento e fuori ci siano 4°C, ci siamo scaldati con il vino e con gli abbracci. È così tanto l’affetto degli amici dei Baffodoro che quasi non ci si muove. Amici e fans che sono affamati di musica e suoni, non solo di tortellini.
Una serata perfetta, così come doveva essere. Noi abbiamo dato il nostro contributo con un live passionale e spassionato, dando tutte le energie che avevamo conservato e alimentato. Nonostante una corda rotta di una chitarra, una chitarra rotta ma con tutte le corde, una testata valvolare fusa, una tracolla che si spezza… tutto è andato al suo posto.
Grazie a chi c’è stato, grazie a Daniele Braglia per aver suonato prima di noi e grazie, ancora una volta, ai nostri amici Riccardo, Lorenzo, Luca (Pigo), Luca (Bazzu), Luca (Ruvido), Luca (Lucius) e Stella per averci dato la possibilità di esserci.

Foto di Saverio Covezzi e amici vari

Temple Bar, Sassuolo.
A venue, more precisely a former country stable, filled with people. A gazebo with a small stage, packed with individuals: despite being without heating and with the temperature outside at 4°C, we warmed up with wine and hugs. The affection from Baffodoro‘s friends is so overwhelming that one can hardly move. Friends and fans hungry for music and sounds, not just for tortellini.
An evening that was perfect, just as it was meant to be. We contributed with a passionate and unpretentious live performance, giving all the energy we had stored and nurtured. Despite a broken string on a guitar, a guitar with a broken body but all its strings, a blown valve amp, a strap that snapped… everything fell into place.
Thanks to everyone who was there, thanks to Daniele Braglia for playing before us, and thanks, once again, to our friends Riccardo, Lorenzo, Luca (Pigo), Luca (Bazzu), Luca (Ruvido), Luca (Lucius), and Stella for giving us the opportunity to be there.

Pics by Saverio Covezzi and other friends.

Un anniversario a cui non si può mancare

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La maggior parte delle band dura alcuni anni. Solo alcune riescono a superare certi anniversari, soprattutto senza mai cambiare formazione. Soprattutto se non fai quel successo che porta su grandi palchi.

Arrivare a 25 anni di attività, di sala prove, di concerti in piccoli club e piccoli festival, è un traguardo davvero speciale. Dobbiamo quindi fare tantissimi complimenti ai Baffodoro, nostri “fratelli”, per la loro costanza: la loro amicizia si mescola indissolubilmente alla musica.

Siamo orgogliosi di essere stati invitati all’evento pensato per festeggiarli

Sabato 11 novembre @ Temple Bar di Sassuolo (MO)


Most bands only last for a few years. Only a few manage to reach certain anniversaries, especially without ever changing their lineup, especially if you don’t achieve the kind of success that lands you on big stages.

Reaching 25 years of activity, of rehearsals, of performances in small clubs and small festivals, is a truly special milestone. So, we must give a lot of credit to Baffodoro, our “brothers”, for their perseverance: their friendship is inseparably intertwined with their music.

We are proud to have been invited to the event planned to celebrate them

Saturday, November 11th @ Temple Bar in Sassuolo (MO)

Talking Radar: capitolo 7

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“Fratelli separati alla nascita”

Quando abbiamo sentito suonare i Baffodoro, la prima sensazione è stata quella di non essere soli. C’era qualcun altro con cui condividere la difficile scelta di suonare musica strumentale per il semplice piacere di costruire qualcosa di bello.
Poi, quando abbiamo iniziato a parlare con loro, è scattato qualcosa di più del semplice interesse. Ci siamo detti: “sembriamo fratelli separati alla nascita, finalmente ritrovatisi”.

In 3 anni, abbiamo condiviso il palco 3 volte e ogni concerto è stato meglio di quella precedente. Così, abbiamo deciso di invitarli nel nostro spazio di parole, Talking Radar: per questioni logistiche, la chiacchierata con Riccardo, Stella, Lorenzo e Luca P. è avvenuta in videocall. E, di nuovo, è stato come se ci conoscessimo da sempre: vibriamo proprio sulle stesse corde. Per preparare questa puntata ci siamo divertiti un casino, alla fine della fiera è venuta un po’ più lunga del solito e, aperta e chiusa parentesi, dobbiamo assolutamente trovarci a cena assieme.

La prima sezione del podcast è stata registrata da Pit: fa parte della collana La musica che ci ha formato, dandoci la possibilità di capire dove nascono certe sonorità delle chitarre dei Radar 5:11.

“Siblings Separated at Birth”

When we heard Baffodoro play, the first feeling was that we weren’t alone. There was someone else to share the difficult choice of playing instrumental music for the simple pleasure of building something beautiful.
Then, when we started talking to them, there was more than just interest. We said to ourselves: “we look like brothers separated at birth, finally reunited”.

In 3 years, we have shared the stage 3 times and each concert has been better than the one before. So, we decided to invite them to our talking space, Talking Radar: for logistical reasons, the chat with Riccardo, Stella, Lorenzo and Luca P. took place via videocall. And, again, it was as if we had known each other forever: we vibrate right on the same strings. We had a lot of fun preparing this episode, at the end of the fair it took a little longer than usual and, open and closed parentheses, we absolutely have to meet for dinner together.

The first section of the podcast was recorded by Pit: it is part of the series The music that formed us, giving us the opportunity to understand where certain sounds of the Radar 5:11 guitars come from.

Live al Centrale66, un regalo (per noi)

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Le cose sono andate così. I Baffodoro, con cui avevamo già suonato prima che iniziasse tutto lo stop a causa della pandemia, ci contattano lunedì: “venite a suonare con noi venerdì a Modena? Purtroppo i Rev Rev Rev non riescono a essere presenti”. Non suoniamo dal vivo da un sacco di tempo, ci stiamo impegnando in sala prove per arrivare al meglio alla prossima registrazione del nostro secondo EP.

Che facciamo?
Certo che andiamo!

E abbiamo fatto benissimo. Ci teniamo a ringraziare tutti i ragazzi del Centrale66, un locale speciale nel centro di Modena dove trovare musica dal vivo; ringraziamo i Baffodoro che hanno pensato a noi (siamo fratelli separati alla nascita); e ringraziamo i Rev Rev Rev per essere venuti a sentirci, nonostante tutto (ci stiamo ascoltando in loop la loro discografia).

Foto di Mattia Medici

That’s what happened. Baffodoro, with whom we had already played before the stop due to the pandemic began, contacted us on Monday: “come and play with us on Friday in Modena? Unfortunately Rev Rev Rev can’t play”. We haven’t played live in a long time, we are working hard in the rehearsal room to get the best out of the next recording of our second EP.

What are we doing?
Sure we go!

And we did very well. We would like to thank all the guys of Centrale66, a special venue in the center of Modena where you can find live music; we thank the Baffodoro who thought of us (we are brothers separated at birth); and we thank Rev Rev Rev for coming to hear us, despite everything (we are listening to their discography in loop).

Pics by Mattia Medici