Italian Government sucks!

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E niente, alla fine il governo italiano ha cambiato parte politica, ma non politiche. Gli accordi con il “governo” libico sono rimasti invariati: il governo italiano ha deciso che i diritti umani sono superflui, che è possibile seviziare, stuprare, uccidere. L’importante è che ciò avvenga sul suolo libico.

Noi abbiamo conosciuto qualcuno che è passato dai campi libici, in particolare S ha avuto possibilità di prendersene cura per qualche tempo.

Qualche anno fa, un ragazzo del Gambia è stato ricoverato per una tubercolosi polmonare. Era in isolamento. in genere, quando le persone stanno in isolamento, sfruttano il momento della visita medica per parlare. Lui no. Lui rispondeva a monosillabi, la visita medica quotidiana sembrava una scocciatura.

Dopo 2 settimane così, finalmente risponde a qualche domanda in più. Giocava a calcio, diceva di essere stato in nazionale in Gambia.
Un giorno, gli chiedo una cosa che mi aveva incuriosito fin da subito: aveva delle cicatrici quadrate sulla schiena e non capivamo perché.
“No man, I don’t wanna talk”
Passa un’altra settimana. E stavolta me lo dice: nel campo in Libia dove è stato rinchiuso per quasi un anno, c’era una guardia che, senza motivo, ogni tanto li picchiava con un martello. O uccideva con il martello.
Quel giorno mi raccontò del perché lui e sua sorella, orfani, scapparono dal Gambia e vennero raccolti dai trafficanti di esseri umani. Mi raccontò che tentarono una prima traversata, ma naufragarono molto presto. Lei morì, lui fu raccolto dalla guardia costiera libica e incarcerato in un campo.
Riuscì a prendere di nuovo il mare dopo che il lager fu abbandonato dalle guardie.
Arrivò in Italia, con la speranza di poter dimostrare il suo talento.

Il governo italiano è stato complice di quelle sevizie. E continua a essere complice di chissà quali altre sevizie, stupri e assassinii.

L’umanità è la nostra legge

And in the end, the Italian government changed its political side, but not its policies. The agreements with the Libyan “government” remained unchanged: the Italian government has decided that human rights are irrelevant, that it is possible to torture, rape, and kill. The important thing is that it happens on Libyan soil.

We have met someone who has passed through the Libyan camps, and in particular, S had the opportunity to take care of him for some time.

A few years ago, a young man from Gambia was hospitalized for pulmonary tuberculosis. He was in isolation. Usually, when people are in isolation, they take advantage of the medical visit to talk. Not him. He responded with monosyllables, and the daily medical visit seemed like a nuisance.

After two weeks like that, he finally started answering a few more questions. He played soccer and said he had been in the national team in Gambia.
One day, I asked him something that had intrigued me from the beginning: he had square scars on his back, and we couldn’t understand why.
“No man, I don’t wanna talk.”
Another week passed. And this time, he told me: in the camp in Libya where he was locked up for almost a year, there was a guard who, for no reason, would sometimes beat them with a hammer. Or kill them with the hammer.
That day he told me why he and his sister, orphans, escaped from Gambia and were picked up by human traffickers. He told me they attempted a first crossing but sank very soon. She died, and he was picked up by the Libyan coast guard and imprisoned in a camp.
He managed to take to the sea again after the camp was abandoned by the guards.
He arrived in Italy, hoping to showcase his talent.

The Italian government was an accomplice to those tortures. And it continues to be an accomplice to who knows what other tortures, rapes, and killings.

Humanity is our law.

Can music be part of the answer?

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Viviamo una certa inquietudine. Da sempre.
Sfruttiamo la musica anche per cercare uno sfogo, una terapia.

Negli ultimi mesi, vivendo in Italia, l’inquietudine è aumentata, abbiamo raggiunto livelli di disumanità inaccettabili. Le nostre coscienze ci impediscono di tacere certi soprusi e torture verso persone che cercano solo un briciolo della nostra libertà.
Il governo italiano, da giorni, sta violando qualsiasi etica, obbligando dei naufraghi a continuare a soffrire. Siamo arrivati al punto che, per poter scendere da una nave, è necessario essere malati, avere malattie infettive o, peggio, agire in modo autolesionista. Nel 2019, il governo italiano ha inventato una nuova forma di tortura.

E, assurdamente, come in un romanzo distopico di Orwell, il ministro dell’interno (o dell’inferno, come molti ormai lo definiscono) ha il coraggio di sostenere che Open Arms sta sequestrando persone su una loro nave. Un bispensiero che pervade i tifosi del ministro, persone che sovente scaricano la loro violenza e le loro frustrazioni contro i migranti e contro coloro che osano anche solo dire che i diritti umani sono inalienabili.

La nostra musica è fatta senza l’aiuto delle parole. Sono solo suoni. Ma i messaggi che vogliamo mandare sono chiari, per chi ha orecchie attente: ogni singola nota, ogni timpano percosso, ogni silenzio… è tutto volto a toccare corde che muovano le nostre emozioni e pensieri migliori. Musica e suoni che stimolano consapevolezza ed empatia verso storie di dolore per cercare di rimarginare ferite. Non servono parole per comprendere quanto sia importante allontanarsi dal male.

Anche per questo suoneremo convintamente e con il massimo volume possibile contro la disumanità fatta legge, la disumanità che è diventata norma nella vita di troppi. Evidentemente, il ricordo della prima metà del secolo scorso è ormai troppo sbiadito per loro.
Allora facciamogli vedere e sentire il presente. Le urla di chi chiede aiuto non possono rimanere inascoltate.

We are experiencing a certain unease. Always.
We also use music to look for a relief, a therapy.

In recent months, living in Italy, anxiety has increased, we’ve reached unacceptable levels of inhumanity. Our consciences prevent us from being silent about certain abuses and tortures towards people who seek only an inch of our chances.
The Italian government has been violating any ethics for days, keeping shipwrecked people to suffer. Now, in order to get off a ship, you need to be sick, have infectious diseases or, worse, act in a self-defeating way. In 2019, the Italian government invented a new form of torture.

And, absurdly, like an Orwell’s dystopic novel, the interior minister (or hell – “inferno” in Italian –  as many now call him) tries to argue that Open Arms is kidnapping people on their ship. A doublethinking that pervades the minister’s supporters, people who often discharge their violence and their frustrations against migrants and against those who even dare to say that human rights are inalienable.

Our music is made without the help of words. They are just sounds. But the messages we want to send are clear, for those who have open ears: every single note, every drum percussion, every silence… is all aimed at touching strings that move our best emotions and thoughts. Music and sounds that arise from pain to try to heal wounds. No words are needed to understand that we must stay far away from the evil.

Also for this reason we will play with conviction and with the maximum possible volume against the inhumanity made the law, the inhumanity that has become normality in the life of too many. Evidently, the memory of the first half of the last century is now too faded for them.
Then let’s see and hear the present. The screams of those who ask for help cannot remain unheard.

Inhumanity can’t be a law

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Il decreto legge “Sicurezza bis” viene discusso in Senato. Probabilmente, per evitare di far cadere il governo pentafascioleghista, sarà approvato.

Così, in Italia, la disumanità diventa legge.

Noi non ci stiamo.

Siamo dalla parte dei più fragili, dalla parte dell’umanità. Fanculo il fascismo.

In Italy, the Senate is called to approve a new law entitled “Sicurezza bis” (“second safety”). Probably it will be approved quickly to avoid the failure of the 5star-fascist-league government.

So inhumanity gets a law in Italy.

We don’t want it.

We’re with the most fragile, on the side of humanity. Fuck the fascism.